Rovigno, 4 milioni di kune: donazione senza precedenti
Si è svolta venerdì nella splendida Sala del Municipio di Rovigno, la cerimonia solenne della sottoscrizione del contratto di donazione dell’importo di 4 milioni di kune (530.000 euro circa) da parte della dottoressa Marisa Sciolis Škrapić alla Città, in memoria di suo figlio Dino. La donazione sarà impiegata per la costruzione di un moderno e funzionale Centro per il sostegno dei giovani.
Un momento definito da molti, giustamente, storico. Non si rammenta, infatti, come ha ricordato anche il sindaco di Rovigno, Marko Paliaga, un precedente del genere in Croazia.
Dino Škrapić, venuto prematuramente a mancare nell’ottobre del 2009 all’età di 39 anni, era nato a Pola il 3 aprile del 1970. Aveva frequentato la Scuola elementare “Juraj Dobrila”, i primi due anni della Scuola media superiore italiana, la SMS di musica “Ivan Matetić Ronjgov” di Pola. Alunno particolarmente dotato, si era diplomato a 16 anni. Il suo strumento era il pianoforte, che suonava con grande maestria.
Dino aveva partecipato anche al Concorso d’Arte e di Cultura “Istria Nobilissima”, ottenendo il primo premio nella sezione Esecuzione musicale – Categoria giovani. Continuò gli studi al Collegio del mondo unito dell’Adriatico di Duino e a 18 anni conseguì il diploma di baccalaureato internazionale. Si iscrisse al Politecnico di Milano, alla Facoltà di Ingegneria elettronica, conseguendo la laurea con 110 e lode, classificandosi tra l’1% dei migliori studenti. E fu una carriera tutta in salita. Ricercatore al Politecnico di Losanna, alla “Motorola” di Ginevra e di Monaco, associato in due grandi banche della City di Londra, la “Goldman Sachs” e la “Nomura”. Per ultimo consulente finanziario alle “Generali” di Trieste.
In sua memoria, sua madre Marisa, medico radiologo, vedova del padre Jakov, ingegnere meccanico a sua volta prematuramente scomparso, ha voluto istituire 12 anni fa la Fondazione “Dino Škrapić”, con il fine di aiutare studenti meritevoli con due borse di studio, una per studenti di ingegneria elettronica e una per allievi del conservatorio di Pola. Negli ultimi due anni, purtroppo, a causa della pandemia l’iniziativa ha subito un fermo. E nella dottoressa Sciolis Škrapić, che a sua volta ha dovuto affrontare il Covid, è maturata l’idea di fare qualcosa di più. Ha deciso di donare la bellezza di 4 milioni di kune alla Città, sua e di suo figlio, per la costruzione di un moderno Centro per i giovani che, come ha rilevato anche alla cerimonia, a Rovigno manca.
Alla sottoscrizione solenne del contratto di donazione erano presenti, oltre a lei e al primo cittadino Paliaga, il vice di quest’ultimo, David Modrušan, il presidente del Consiglio cittadino, Emil Nimčević, l’avvocato Hrvoje Židanić, in rappresentanza della Fondazione “Dino Škrapić”, Viviana Benussi, membro della Fondazione, come pure i rappresentanti dei media.
I rappresentanti delle autorità cittadine hanno espresso la loro gratitudine alla dottoressa Sciolis Škrapić a nome proprio, di tutti i consiglieri e di tutta la cittadinanza.
La dottoressa Sciolis Škrapić, dal canto suo, ha molto modestamente voluto porre in rilievo l’essenza del suo gesto, dicendosi convinta della necessità di sostenere e spronare nello studio i giovani. È sicura che molti, potendo contare su un sostegno di questa portata, potranno seguire le orme di suo figlio.
L’obiettivo è ora completare l’opera. Come si è appreso dal sindaco, i preparativi sono già in corso e il Centro dei giovani di Rovigno dovrebbe diventare realtà entro il 31 dicembre del 2023. Avrà la sua sede nel ristrutturato edificio dell’ex ristorante “Školjka”, in via Nello Quarantotto.